lunedì 21 gennaio 2013

DMC Devil May Cry



Premessa: Non ho mai fatto recensioni in vita mia e lungi da me voler incominciare a farle ora. Non voglio fingermi un'esperta in un campo, non voglio convincere nessuno in nessun modo della mia opinione. Prendo questo post come un'occasione per riordinare le idee in merito a questo criticatissimo giochino, che mi sento di difendere in parte ma in tutt'altra no. 
Cercando di mettere da parte il mio anticonformismo e anche il mio anti anticonformismo, ma anche cercando di mettere da parte la mia parte fangirl che mi ha fatto avvicinare al primo Devil May Cry e che successivamente è diventato amore vero per un gioco che aveva dalla sua la prima qualità di essere DIVERTENTE, fresco e innovativo. Tutti 'sti paroloni senza senso per dire: "Proviamo a non ancorarci al fatto che questo non è il vecchio Dante".

Siccome questa non è una recensione seria, io inizierei dalla fine. Dalla mia opinione principale sul gioco. Sarà superficiale e per niente coerente alle critiche che gli sparerò contro tra qualche riga, ma ehi, questo è il mio blog ed è quello che penso, la mia bipolarità fa parte di me.
Il gioco mi è piaciuto, mi ha divertito e sì, il nuovo Dante mi piace. Mi piace il suo nuovo design, mi piace il suo nuovo carattere, nonostante sia un personaggio assolutamente piatto, senza profondità. Ma se proprio vogliamo fare i criticoni non è che nemmeno quello precendente fosse questo gran pezzo di letteratura. Ma la vogliamo finire con questa premessa o no?

FINE PREMESSA.

Ok. Incominciamo dal fatto che non comprendo bene la scelta di Ninja Theory per lo sviluppo, visto che può vantare sì e no di quattro titoli alle spalle, per di più, per non essere pessimista e negativa su tutta la linea,  non sono andati così tanto bene. 
Non sono contro il dare delle chance a personalità nuove, ma forse per un titolo che ha un fandom così conservatore e con delle aspettative così alte questo non era il caso.
La scelta di fare un reboot quando a mio parere non era strettamente necessario può essere discutibile, soprattutto se si pensa che il quarto capitolo era incompleto, e avrebbero potuto approfittarne per riprendere le linee per il quinto...

Beh, inutile piangere sul latte versato, cerchiamo di parlare di quello che ormai è uscito dopo 3 anni di sviluppo.

Anche perchè non sono così contro l'idea di un cambio improvviso, che sia sensato oppure no. Sono un po' open minded. O forse sono solo un po' schizofrenica.
Il reboot è stato fatto secondo me è andata bene sì e no.





Dante. Nuovo Dante. Dando per scontato che si avvicina ai personaggi tipo che piacciono a me, rimane pur sempre un personaggio tipo, che non spicca molto per originalità o personalità complesse. 
Il nuovo design a mio parere è meraviglioso, perfettamente coerente con lo spazio che lo circonda. C'è chi l'ha trovato troppo volgare, ma ancora non capisco da dove venga questo eccesso di bon ton improvviso dei fan. Continuo a dire che il suo essere jackass sia una delle caratteristiche più coerenti che gli hanno dato, è pur sempre un ragazzo che vive in una roulotte che si trova ad affrontare cosi non proprio amichevoli (per di più, inizialmente lui non ne comprende nemmeno il motivo), quindi lo avrei trovato più ridicolo se avesse avuto dei baffi e li avesse salutati like a sir. 

Come Dante in Dmc3, si ritrova in una situazione scomoda e nel corso degli eventi cresce e cambia il suo punto di vista, e di conseguenza cambiano i suoi valori e i suoi obiettivi. Non mi dispiace il suo modo di affrontare i problemi, lo trovo molto più umano e reale di quanto non lo fosse il mio albino preferito, ma questa può essere una cosa negativa oppure no. 



GAMEPLAY:



Nu entry! Il nostro protagonista non solo è figlio del grande famosone cornutone Sparda (che in questo caso stava dalla parte del cattivo ma ha deciso che per la fregna si appende la spada *e parlo così solo perchè sono nel mood*) ma Eva diventa una bonona angelica, il che fa di Dante un Nephilim, un ibrido interessante, il prescelto per distruggere il famigerato re dei demoni Mundus. Questa scelta nel gameplay viene sfruttata per dare più armi e movenze a Dante (e per mettere delle combinazioni di tasti che diomadonna non sono intuitive per niente, sarò negata, ma ci ho messo un po'). Una volta presa la mano però non è così male, anzi, io l'ho trovato molto divertente. C'è anche da dire che per una che gioca a tempo perso e soprattutto per vedere come va avanti la storia, la difficoltà è veramente minima. Mi autoproclamo una badgamer, una che tra l'altro non ha mai nemmeno osato iniziare i capitoli precedenti nelle ultime difficoltà; detto questo, mi rendo conto che  iniziare a trovare problematico un combattimento solamente nella modalità Dante must die mi sembra un pochino esagerato. E ripeto, io sono una pippa cosmica. 
E questo è un peccato, poichè vedere mio fratello smadonnare nelle modalità più pazzerelle dei precedenti capitoli mi faceva ridere tantissimo. 






La storia:


 Purtroppo ricominciare da capo voleva dire, in un certo senso, dover ripetere le stesse cose, se non ritritate e sputate fuori in modo diverso. Nonostante l'inizio inconsueto e inaspettato dove questo nuovo Virgilio (sì, io preferisco italianizzarlo, deal with it) sta apparentemente dalla parte dei buoni (eddai, non è mica uno spoiler, che davvero vi aspettavate qualcosa di diverso?!), la storia è sempre la stessa. Re dei demoni cattivo, che in questo caso si presenta in forma umana come un direttore di una mega banca mega cattiva mega cose negative e schiavizza i cittadini di questa Limbo City drogandoli con una redbull verde con una mascotte inquietante e manipolando le informazioni e qualsiasi tipo di network. 
Dante, quindi, dopo essersi riunito con il fratello gemello che lavora a capo di un'organizzazione segreta chiamata "l'Ordine" e aver riscoperto le sue demoangeliche origini, si mette al lavoro per distruggere il monopolio di questo yakuza con tre occhi. 

Niente di nuovo, a dire il vero non mi aspettavo niente di più complicato o profondo, in fondo è pur sempre un Devil May Cry che deve trovare una scusa per farti menar le mani con robe fuori dal mondo come armi. 

                   

Virgilio. SPOILER ALERT


Su questo punto sono rimasta molto delusa. Se posso aver apprezzato questo nu Dante, perchè anche nel suo essere grottesco fa ridere, è coerente con se stesso, con una minima crescita durante gli eventi e se vogliamo, anche molto più reale, Virgilio lo avrei preso a sberle più di una volta. Non tanto perchè abbandoni l'unico personaggio femminile alla morte come se niente fosse, poichè vuoi comunque perseguire il tuo obiettivo, perchè sei motivato da qualcosa che va oltre un paio di tette (mettiamola così); non tanto perchè hai dato modo al fandom affamato di critiche negative di attaccarsi al fatto che sei così viscido da sparare a una donna incinta uccidendone il feto (scandalo per me un pochino esagerato, se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i era un bambino demoniaco tutt'altro che carino che fino a due secondi fa prendevi a spadate come si fa con qualsiasi boss in qualsiasi gioco). 
Ma perchè poraccio te, ti hanno reso l'essere più inutile e disgustoso sulla faccia della terra. Mi riallaccio alla premessa del "parere personale". Dalla regia qui mi dicono che queste qualità, viste con un occhio diverso possono renderlo un personaggio ben riuscito. Non saprei, potrebbe anche essere.




KAT.

Volendo ricalcare alla lontana il personaggio di Lady, Kat diventa la streghetta del trio, quella che fa in modo che Dante possa raggiungere la dimensione demoniaca della città, dove può effettivamente combattere i demoni. Ragazza dal passato burrascoso, inizialmente può sembrare un personaggio piacevole e con un grande potenziale. Non è che mi dispiaccia, anzi, sopratutto parlando del suo design, mi piace un sacco (ebbasta con ste tettone al vento che dopo un po' disintegrano le palle) come hanno saputo renderla underground, perfettamente in linea con quello che la circondava. L'unica pecca è che in effetti, avendo avuto la possibilià di approfondirla di più, Kat sarebbe potuta essere un personaggio più importante e con più spessore di quello che alla fine è. Parte ma poi si ferma. E' un peccato. Tutto sommato però fa la sua porca figura essendo anche la secondina di Virgilio e la prima cotta del nostro Dante (dude, ti riunisci al tuo fratello gemello e la prima cosa che fai è rubargli la morosa, ci credo che è incazzato).


SCENARI.


La cosa più figa di questo gioco sono gli scenari. Lavoro pazzesco, colori pazzeschi. Novità distruttiva per la parte gotica della serie, ma che a mio parere può tenerle testa se non superarla. Sfondi che si amalgamano perfettamente con la storia, con il modo in cui è raccontata, con i personaggi. Una città piena di graffiti curati nei minimi dettagli, che si trasforma in modo stupefacente ogni volta che Dante viene trasportato nel Limbo. 
Una discoteca di può trasformare in uno stage pazzesco e fighissimo in cui giocare. 
Ho amato in particolare la parte in cui Dante si trova nel palazzo di Mundos, e ricordandosi delle dritte dategli da Kat sulle direzioni in cui deve andare, lo stage si trasforma in una mappa su una lavagna. 

Lovely.







E non mi soffermerò sulla musica, perchè in questo caso finirei davvero per cadere nel fangirlismo, siccome amo i Combichrist anche più della mia gatta. Tralasciamo.


Dobbiamo fare una conclusione?
Io mi sono divertita, l'ho rigiocato più volte e non mi ha mai annoiata. Non mi sento un idiota per averlo comprato (ho letto cose del genere), nonostante abbia delle pecche. Giocandolo con un occhio dubbioso forse è più facile tirarne fuori i difetti. Io ne ho trovati. Ciò nonostante continuo a dire che mi è piaciuto.
Se mi è capitato di dire che l'ho trovato meglio degli altri, era solamente perchè probabilmente ero sotto l'effetto dei Combichrist, ma assolutamente non è da buttare. 
Se proprio dovrà mai esserci un altro Dmc, spero che sì che si possa ritornare al nostro principe dalla bianca chioma, ma vorrei anche vedere che cosa potrebbero riuscire a fare continuando su questo binario.






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